Nella mia esperienza di cantautore, accanto al lavoro di composizione, produzione discografica e attività concertistica, hanno sempre avuto un’importanza particolare gli incontri e le conferenze, sia per la mia predilezione per l’approfondimento e la divulgazione, sia per la possibilità di condividere con il pubblico il faticoso lavoro che, spesso nell’ombra (e, da un certo punto di vista, guai se non fosse così), si cela dietro il mestiere di scrivere e cantar canzoni.

Senza il riconoscimento vero, che nel mio caso significa attenzione, ascolto ricambiato da persone che si incontrano attorno a un pugno di canzoni, è molto difficile portare avanti quest’attività artistica.

Canzoni e Liguritudine - Incontro con il cantautore Roberto Frugone

Una di queste occasioni importanti è stata l’incontro aperto al pubblico che ho tenuto nel pomeriggio di martedì 28 maggio 2019 alla Sala Livellara di Chiavari, evento conclusivo del 14° Corso di Cultura Genovese promosso dall’Associazione Culturale O Castello con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Chiavari.

L’appuntamento, di cui ringrazio ancora per il gradito invito la prestigiosa associazione chiavarese, si è rivelato prezioso per poter condividere alcune riflessioni sulla lingua e la cultura genovese a partire dalla mia esperienza di cantautore.

Canzoni e Liguritudine - Incontro con il cantautore Roberto Frugone

ASCOLTARE IL BATTITO, SCRIVERE IL SUONO, CANTARE IL MONDO

Durante l’incontro, seguito da una sala piena di attenti ascoltatori, ho potuto raccontare cosa significa essere cantautore per me, ossia quel che ho scritto nel mio motto “ascoltare il battito, scrivere il suono, cantare il mondo”. Con quest’espressione voglio riassumere tre azioni che per me contraddistinguono il mestiere di cantautore: prima di tutto ascoltare e riflettere su quanto mi circonda e cosa mi accade, poi provare a imprimere riflessioni e suggestioni in scrittura poetica ed espressione musicale, e infine, attraverso tutto questo processo, poter incontrare l’altro.

Ho scelto questa strada, con tutte le conseguenze buone, tra cui la libertà e la sfida di esprimersi, la fedeltà al proprio demone, i grandi incontri di varia umanità e le molte altre meraviglie feriali della vita d’artista, ma anche con tutte le fatiche del mestiere, come la precarietà lavorativa dei musicisti o l’enorme difficoltà di emersione e affermazione.

Anche se fa male, ho scelto ancora e con gioia questo percorso perché il cantautorato mi rispecchia nella sua poliedricità artistica costitutiva (musicale, letteraria e performativa), anche se pago e pagherò ancora l’esiguo riconoscimento sociale al di là di affermazioni e luoghi comuni, i pochi spazi di espressione, le infinitesime possibilità di farne un lavoro sicuro.

Canzoni e Liguritudine - Incontro con il cantautore Roberto Frugone

LA LIGURITUDINE

Nella seconda parte dell’incontro ho esplorato infine alcuni aspetti del mio rapporto con la cultura e la lingua genovese, che ho scelto varie volte di utilizzare nei miei testi e che appunto è un argomento chiave delle attività dell’Associazione Culturale O Castello.

A questo proposito ho interpretato dal vivo alcuni brani del mio repertorio e ho proposto la videoproiezione di estratti dello spettacolo “Liguritudine – Viaggio in Liguria, alle origini di un’idea di bellezza” rappresentato in Piazza Fenice la scorsa estate 2018. Liguritudine è infatti il nome di uno spettacolo multimediale in lingua genovese che prevede la presenza sul palco di diverse forme d’arte che coabitano e interagiscono fra di esse: canzoni, testi recitati, video sullo sfondo che fanno da scenografia, opere d’arte originali e coreografie.

Cos’è, quindi, la Liguritudine?

Si tratta di un neologismo che ha avuto successo come parola chiave (principalmente come hashtag) nell’ambiente dei social media, e che viene utilizzato per identificare, grazie alla sua originalità ed efficacia, una certa idea di Liguria o dell’essere liguri. Tutto si potrebbe pertanto risolvere in un marchio da apporre sulle molte cartoline che si vedono circolare sui social e che ritraggono la regione nella sua bellezza magnetica.

Ma per me la liguritudine, che ricorda la parola “attitudine”, o anche “abitudine”, ben lungi dal rappresentare un riferimento ideologico, campanilistico o identitario (derive rischiose da cui cerco sempre di tenermi alla larga soprattutto quando scrivo in dialetto), è qualcosa di più profondo. Non è una certezza, un luogo o un’identità da difendere, né un concetto rigido, ma viceversa mi appare più come una domanda aperta: cosa significa appartenere a un luogo? E in che modo i luoghi in cui siamo cresciuti definiscono ciò che siamo?

Se è vero che il territorio, l’ambiente, la geografia, i suoni, ma pure gli odori del posto dove viviamo influenzano il nostro modo di essere, cosa significa vivere qui?

Associazione Culturale O Castello - Canzoni e Liguritudine, incontro con il cantautore Roberto Frugone