LE MIE CANZONI

Le mie canzoni, con tutto il loro perimetro di vita scardinata intorno, sono il mio punto di partenza e il mio baricentro.

A volte me ne dimentico, preso da mille attività e progetti germogliati attorno al mio primitivo artigianato, ma io sono prima di tutto un cantautore, uno che raduna versi cantati attorno a un’idea o a un’emozione.

Scrivo e interpreto canzoni dal 1991, alternando periodi di intensa attività di scrittura ad altri di lavorazione discografica e di concerti con gli amici colleghi musicisti che negli anni mi hanno accompagnato in questo percorso.

Sessione registrazione Il mondo per te

SUONARE, COMPORRE, INCIDERE

Dal 1996 a oggi ho inciso sei album originali, ma la mia discografia raccoglie solo una parte del mio repertorio di canzoni (circa duecento).

Ho composto musica per il teatro, colonne sonore, sigle, basi musicali e jingle per i miei progetti multimediali audiovisivi e web radio.

Nei diversi momenti della mia vita a partire dall’adolescenza, cioè da quando ho iniziato a comporre, a oggi, ho elaborato attorno all’idea di essere cantautore le convinzioni più disparate: talvolta ho vissuto con orgoglio questa specie di vocazione alla scrittura raccogliendo pure la soddisfazione di avere il mio piccolo pubblico in cui specchiarmi e riconoscermi, talaltra ho talmente sofferto l’esclusione da un mondo, quello della musica, da spingermi quasi a non volermi riconoscere più negli abiti del cantastorie, sperimentando così le piste che tuttora percorro lungo i sentieri della comunicazione e creatività digitale, dell’animazione sociale o della didattica che pratico con passione.

Ogni volta, però, le mie canzoni risalivano come bolle d’aria imprigionate nel fondo marino a scuotere la calma della superficie.

Delicatamente prepotenti, i loro versi mi ricordano ogni giorno la mia verità di uomo in ricerca, le melodie mi restituiscono sogni e momenti lontanissimi, lo studio degli arrangiamenti racconta ambizioni e utopie.

IL MESTIERE CHE AMO DI PIÙ

Un cantautore ha permanentemente addosso uno zaino di fotografie sonore della propria vita e generazione: a volte è una bella sensazione, altre meno, perché dentro le mie canzoni c’è quel che sono stato finora, e soprattutto ciò che vorrei essere.

Prima di tutti i mestieri con cui mi guadagno quotidianamente il pane, c’è questa identità scomoda di cantautore, che nel mio caso si dice giullare. Trovo che ognuno debba essere fedele a ciò che più lo fa vibrare in profondità, e io devo riconoscere che in me risuona particolarmente quella miscela di poesia e suono che si esprime in una canzone.

È il mestiere che amo di più e che forse so far meglio, anche se quasi mai è stato il più riconosciuto dal mercato là fuori.

Nel caso volessi ascoltarne qualcuna, un po’ di mie canzoni le puoi trovare su iTunes e Spotify, io ne sto scrivendo di nuove, e pubblicherò su queste pagine i miei testi, appunti e canzoni passate e future. Il giullare c’è.