Se dovessi dare un nome a questo mio tempo, in cui nascono e prendono forma un numero di sogni e progetti inversamente proporzionale al mio apparire su questi balconi digitali, lo chiamerei così: silente costruzione.
È un tempo vivo anche senza il plauso di un pubblico, è una stagione palpitante anche se da fuori sembra inverno. Attraverso un’età con molte idee e domande totali, anche se pochi mi chiedono di esprimerne una.
Ma soprattutto, in questo tempo di silente e solerte costruzione ci siamo noi, a scommettere sul futuro insieme oggi più che mai, proprio come tutti quei semini che compongono le nostre figure nella scatola con la nostra famiglia costruita con Viola.
Ecco, lo volevo dire un attimo, per fermare questo pensiero da qualche parte. Ad maiora, ci vediamo presto!